martedì 27 luglio 2010

10 in condotta secondo Nick Hornby

Dietro ad una storia familiare, c’è una filosofia di vita abbastanza intricata dalle nuove problematiche moderne. Le prigioni del perbenismo (la protagonista dice una bugia, allora la figlia Molly crede di poter falsare anche lei in caso di situazioni scomode), un buonismo a tutti i costi che chiaramente porta raramente all’effetto desiderato, coppie non coppie ovvero restiamo-una-coppia-fino-alla-maturità-dei-figli (un ennesimo –ismo che potremmo stentatamente definire “matrimonismo”). La protagonista (nelle vesti del buon-medico) ammette di avere pazienti spezzacuore, per i quali le medicine che prescrive non sortiranno nessun effetto benefico, per sua stessa ammissione a priori (“prescrivo farmaci che non funzionano”): in questa crisi moderna anche della medicina si insinua il personaggio BuoneNuove che cerca un quid della mente o dell’anima per sciogliere il problema di ognuno.
Basterebbero solo “trecento sterline” per comprare un walkman, 10 libri e qualche CD e così ricreare i presupposti per un’isola felice in cui (ri)trovare sollievo e felicità – senza le quali potremo fare poco per gli altri. E la sensazione di scomparire in assenza di tempo dedicato a se stessi: “è tutto ciò che rimane, quando togli le ore di lavoro, i pranzi di famiglia e le colazioni di famiglia: il tempo che ora dedico a me stessa è il tempo che avrei passato a fare la moglie, piuttosto che la madre o il medico”.

Come diventare buoni


RDS