venerdì 25 dicembre 2009

QUEL CHE MANCA DAL VASO DI PANDORA

"Ma la donna di sua mano sollevò il grande coperchio dell’orcio e tutto disperse, procurando agli uomini sciagure luttuose. Sola lì rimase Speranza nella cassa infrangibile, dentro, al di sotto del bordo dell’orcio, né se ne volò fuori": questa è Pandora, una curiosa impicciona che ha perso tutto, ma la speranza quella no. Una che rovista negli scrigni e ficca il naso tra le pagine alla ricerca dell'odore di una sorpresa.
Oggi Pandora sta trafficando con vizi odiosi ed insopportabili, quello che, dopo tanto rovistare, le è rimasto impigliato come laniccia tra le dita è il vizio di non restituire i libri prestati a chi, con fiducia, ha voluto condividerli e prestarli.
In vita sua la cara Pandora ha perso in questo modo parecchi di libri che amava e ai quali, soprattutto, erano appesi ricordi e passato, immagini da ripercorrere ed accarezzare. Le è dispiaciuto, perchè quelle pagine rilegate hanno lasciato un vuoto non solo nello scaffale che insieme ai suoi cari amici lettori e scribacchini si accinge a riempire in questo diario tecnologico che poco le si addice ma tanto la incuriosisce, ma nella sua stessa memoria.
Le hanno sottratto soprattutto poesie: le perdite più gravi sono state una raccolta di Paul Verlaine, una bellissima di Rimbaud e l'ultima splendida edizione delle poesie d'amore di Nazim Hikmet. Il primo non lo rimpiange affatto, forse perchè vendicò abilmente il furto sottraendo al ladruncolo in questione una copia di "Novecento" di Baricco, che poi tra l'altro neanche amò particolarmente. Lo fece per il puro gusto di ripagare il misfatto con la stessa moneta. Dalla sua parte la scusante di essere davvero giovanissima.
Gli altri due, invece, essendo i poeti che più ama, la cara Pandora li rimpiange molto. Perchè li ha prestati? Semplice: perchè animata dal desiderio di condividerli e dalla stupida certezza che il bel termine "condivisione" non si sarebbe mai trasformato in quello odioso di "appropriazione indebita". Perchè non li ha acquistati di nuovo? Perchè, come ho detto, Pandora vive di speranza. In tal caso, nella speranza che le vengano restituiti.
Che queste parole fossero doverose è certo, che possano risvegliare coscienze improbabile, che qualche Pandora venga grazie ad esse risarcita augurabile.

Pandora

sabato 5 dicembre 2009

Si comincia...

Questo Blog nasce dall'amore per la lettura e per i buoni libri. Alla base c'è l'idea di alcune persone che, oltre che dalla conoscenza e dalla simpatia, si sentono legati anche dall'empatia che viene loro dall'amore per la carta stampata; dal fruscio delle pagine tra le dita fino alle pieghe della storia che esse raccontano.
Quali sono i buoni libri? La risposta che possiamo dare noi è che sono quelli che ad anni di distanza ricordi con il calore e l'affetto che dedicheresti ad un vecchio, caro amico. Il nostro scopo è quello di raccontare cosa abbiamo amato e cosa abbiamo salvato e custodito per noi dei libri che abbiamo letto. Non vogliamo fare dello snobismo né propugnare al mondo i nostri libri come esempio di cosa è buono e cosa no. Quello che possiamo fare è scrivere quello che ci è piaciuto di ogni storia che riposa sugli scaffali delle rispettive librerie. Per questo motivo non faremo una recensione puntuale e accurata dei libri di cui vorremo parlare: c'è sicuramente sul web chi lo fa per mestiere o chi lo fa meglio di noi. Noi vogliamo solo sederci qui in questa panchina di questo parco virtuale e parlare con chi ha voglia di fermarsi ad ascoltare e dire la propria.

Comunque, dopo questo sproloquio, possiamo inziare; a breve, speriamo.

AMV